Ferrari in corsa
E' il primo album di CARACCI.
Nei primi mesi del 1996 l'incontro con Paolo Piangiarelli, originario anche lui di Macerata,
ha portato alla pubblicazione di questo album nonostante
l'etichetta Philology pubblicasse quasi esclusivamente Jazz,
inaugurando la serie di CD "NON SOLO JAZZ".
Si tratta di 11 brani esclusivamente strumentali, composti tra il 1993 e il 1996, pubblicati da Philology nel Novembre 1996 e distribuito da IRD.

      


Per ascoltare i brani
cliccare sul distributore
preferito:

  •   1 - FERRARI IN CORSA
  • Un frenetico viaggio in pista, con sorpassi sonori a catena.
  •   2 - FOLLIE A BAHIA
  • Misto di danza, allegria e colori elettronici.
  •   3 - RAPSODIA ORIENTALE
  • Magia di una notte dal sapore indiano.
  •   4 - IL PADRONE DEI MONDI
  • Un giocoliere da cui ogni sorte dipende.
  •   5 - TENEBRE    
  • Atmosfera decisamente 'noir', da evitare in solitudine.
  •   6 - DANZA METROPOLITANA  
  • Unisce ritmiche urbane a sonorità inusuali.
  •   7 - TEMPESTA ELETTRONICA
  • Una altera cascata di note in progressione.
  •   8 - DIAVOLO D'UN BOOGIE
  • Tra melodie corali ed impetuose note blues.
  •   9 - RICORDI
  • Un momento riflessivo, in cui lasciarsi abbandonare.
  • 10 - UNA SERATA UN PO' BLUE  
  • Atmosfera eterea, dai risvolti melodici.
  • 11 - L'OCCHIO DELLA DEA
  • Ispirato ad alcune sequenze del film 'Il ladro di Bagdad',
    si sviluppa tra trame sinfoniche e aperture progressive.

    Covers: (click per allargare)



    Masterizzazione: Aldo Borrelli, Phonocomp, Milano
    Engineering: Claudio Caracci
    Prodotto da: Paolo Piangiarelli, PHILOLOGY
    Artwork: Maria Teresa Piangiarelli
    Speciali ringraziamenti: Maria,Tiziana

    "Dedicato a Gianmario Caracci, pittore e musicista."

    Spesso gli autori di musica elettronica, presi dalle infinite possibilità offerte dall'uso delle nuove tecnologie, dimenticano che alla base della concezione di un brano musicale ci sono sempre sensibilità e sentimento oltre ad una approfondita ricerca armonica e melodica. Per queste ragioni, a volte l'elettronica può risultare involontariamete fredda e asettica. Ma, con il contenimento nell'uso dei campionamenti, si permette di ridare maggior forza alla fase compositiva senza per questo rinunciare a soluzioni certamente inusuali.

    La ricerca di atmosfere propriamente blues (in genere del tutto estraneo all'elettronica), come nei brani 'Una serata un po' blue' e 'Diavolo d'un boogie' o di tipo orientale come in 'Rapsodia orientale' e 'L'occhio della dea', permettono l'inserimento di strumenti tipicamente acustici come il vibrafono e il sax nel primo caso e il sitar e il violino nel secondo; inoltre la varietà di schemi, opportunamente elaborati o creati ex novo, permette globalmente un lavoro più stimolante.

    Molti dei brani contengono sezioni orchestrali, ottenute attraverso un meticoloso lavoro di ricerca strumento per strumento e, cosa inconsueta, abbinate ad una moderna sezione ritmica.

    L'uso della stereofonia è da sempre particolarmente avanzato nella musica elettronica. Ogni singola nota viene ascoltata in un punto diverso dello spazio sonoro bidimensionale creando brani dinamici in continua evoluzione. Non viene emulata nessuna situazione reale, ma si viene a formare un mondo virtuale totalmente nuovo, che vede coniugate atmosfere realistiche a fantasie totalmente inedite.

    Per apprezzare le qualità di questo CD si consiglia l'ascolto dei brani per mezzo di una cuffia stereofonica. Tutti i brani sono composti e arrangiati da CARACCI utilizzando strumentazione Roland e Yamaha.

    Speciali ringraziamenti: Maria,Tiziana

    Dedicato a Gianmario Caracci, pittore e musicista.




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